Il glam natalizio del mondo Drag
Ladies and gentlemen, si spengano le luci, si illumini l’albero e che lo spettacolo abbia inizio!
Dal teatro shakespeariano ai cabaret di New York, fino all’esplosione nella cultura pop con RuPaul’s Drag Race, le drag queen sono diventate icone globali. I loro show invadono i teatri di tutto il mondo e, con il Natale, tra luci, colori e sogni, non poteva che essere il momento perfetto per la creatività. Il make-up esplode in look spettacolari, diventando una vera e propria arte scenica!
Prima di tuffarci nel magico mondo del Natale Drag, è importante capire cosa le drag queen davvero rappresentano.
La drag non è solo show e parodia, ma un modo per farci capire che le regole di genere non sono naturali, ma costruite dalla società. Esagerando i tratti maschili o femminili, il drag ci mostra che il genere è qualcosa che facciamo, non qualcosa con cui nasciamo. Ci ricordano che il vero potere sta nel liberarsi dalle etichette e giocare con chi siamo davvero.
Le drag queen lo dimostrano ogni giorno sui palchi, in TV e sui social. E da vere regine dello spettacolo, non potevano certo lasciarsi sfuggire il Natale!
Christmas queens: quando il Natale incontra RuPaul
Se pensi al Natale drag, è probabile che nella tua testa si accendano subito immagini che arrivano proprio da RuPaul’s Drag Race e dai suoi special festivi. Lo Holi-slay Spectacular è stata una rivoluzione, che ha ribaltato le estetiche festive dell’immaginario collettivo. In scena non erano semplici costumi, ma moodboard viventi, salvati in cartelle “Xmas inspo” sul telefono!
La TV ha fatto da detonatore: ha preso codici da drag bar e cabaret e li ha proiettati in un Natale mainstream, dove il rosso Santa e il verde abete convivono con eyeliner grafici, ciglia bianche e glitter.

Quindi, lasciate ogni tradizione, voi che leggete: ecco i make-up drag che hanno riscritto la definizione di ‘natalizio’!
Eureka O’Hara non ha bisogno di molte presentazioni nel settore. Ex concorrente di RuPaul’s Drag Race e oggi presenza fissa in mezza line-up mondiale, Eureka ha preso la Holiday Barbie anni ’90 e l’ha portata in overdose. È la bambola delle feste, ma in versione plus-size, rumorosa e incontestabile. Il suo make-up è una dichiarazione sul corpo, su chi “ha il permesso” di essere la Barbie del Natale, e su come il camp possa trasformare il body shaming in standing ovation.Su un registro diverso, ma altrettanto riconoscibile, c’è Trixie Mattel, vincitrice di All Stars e regina del trucco iper-cartoon. Nelle sue varianti di “snow angel” c’è qualcosa di ipnotico e disturbante. Letteralmente, un make-up sospeso tra fiaba e uncanny.
Su un altro livello concettuale si nuove invece la drag e artista visiva Kim Chi, che gioca spesso con l’idea di diventare una “gift box”. Il suo make-up natalizio non è mai semplice decorazione: parla di packaging, identità, oggettificazione del corpo. Il sottotesto è chiarissimo: ‘non sono io a essere incartata dal vostro sguardo, sono io che decido come mi presento’

E arriviamo al Dark side of Xmas, che ha visto una serie di interpretazioni – una più spettacolare dell’altra- del Krampus. Corna scultoree, smokey nero-rosso, contouring affilatissimo, highlight metallico su naso e zigomi, labbra scure lucide con Mayhem Miller, il demone che dovrebbe punire i bambini cattivi diventa un mostro sexy e tentatore. E non serve che qui spieghiamo oltre il doppio senso! Molto più dark invece è Aja, che nei tour natalizi, ha portato in scena un Krampus ancora più spinto, versione “demon goat”. E poi, come non citare l’asse dei Krampus queer contemporanei: il “Krampus Daddy” di Jinkx Monsoon, tutto nero, rosso e pelle lucida da satiro, e il Krampus king di Landon Cider, drag king vincitore di Dragula, con barba scolpita, occhi infuocati e corna integrate in un make-up quasi cinematografico. In tutti questi casi, la formula è la stessa: prendere i mostri del folklore invernale, passarli nel frullatore del drag make-up e restituirli al pubblico in una versione esagerata, desiderabile e decisamente più interessante del solito maglione con le renne.
Il Make-up Drag come Resistenza e Libertà di Espressione
Il make-up drag, in tutte le sue forme, porta con sè un qualcosa che va oltre l’apparenza. È una forma di resistenza, di libertà e critica alle imposizioni culturali di genere e di bellezza. Non solo estetica, ma performance politica… anche a Natale!Se il Natale drag ci ha insegnato qualcosa, è che il make-up può essere il veicolo per giocare con chi siamo veramente, oltre ogni convenzione. Alla Rea Academy, esploriamo il make-up come un viaggio di scoperta, dove ogni tecnica è un’opportunità per raccontare l’identità che si cela sotto la superficie.





