Abbiamo appena finito di sperimentare con glass skins e combo lips… che già è ora di allenare i pennelli a nuove estetiche!
Ebbene sì, le passerelle dell’Autunno/Inverno 2025-2026 raccontano una bellezza fatta di contrasti netti, dialoghi aperti tra eccesso e minimalismo. Da un lato, occhi con sfumature studiate e drammatiche, eyeliner teatrali e statement lips. Dall’altro, pelli glowy e pulite, incarnati eterei, blush da prima cotta. Il risultato? Una nuova era della bellezza che oscilla tra sperimentazione estrema e ritorno alla semplicità consapevole.
Le sfilate haute couture A/I 2025–2026 hanno delineato una nuova grammatica del makeup: più mirata, capace di raccontare tanto con pochi elementi, oppure con un solo dettaglio protagonista. Un make-up che fa dell’identità la propria bandiera e si afferma come linguaggio culturale.
Romantic Grunge makeup: Pat McGrath x Marc Jacob

Nessuno racconta il romanticismo come Pat McGrath… soprattutto quando lo scompone e riassembla a modo suo!
Per la sfilata Marc Jacobs A/I 2025–2026, la leggendaria make-up artist ha riscritto le regole del trucco romantico, trasformandolo in un mix irresistibile di dolcezza e disordine. Lei lo ha definito “modern romanticism”, ma il risultato è qualcosa che si muove tra innocenza e ribellione, un’estetica da soft chaos. In passerella, i volti sembravano arrossati dal primo amore: blush rosati in abbondanza, ciglia appiccicate e clumpy, e un velo di ombretto pastello – lavanda, baby blue – steso in modo impalpabile sulle palpebre. Gli angoli interni degli occhi illuminati, le labbra effetto “bitten lip” – sfumate, non definite, come appena baciate – completavano un look che sembrava uscito da un sogno adolescenziale.
Clean Girl 2.0: il minimalismo diventa sofisticato

Il minimalismo resta dominante, ma non è sinonimo di semplicità. È il caso della Clean Girl 2.0, che da Chanel torna a farsi vedere in una versione decisamente più sofisticata. Pelle luminosa, labbra appena glossate e un tocco di ombretto shimmer taupe – lo Les 4 Ombres n. 308 Clair-Obscur, applicato su entrambe le palpebre – che aggiunge profondità senza appesantire.
Anche da Georges Hobeika il makeup si muove nella stessa direzione, proponendo volti eterei, perfettamente idratati e senza segni di copertura pesante. Il tanto citato “make-up no make-up look” rivela qui la sua vera natura: un equilibrio tecnico raffinato, costruito con sapienza per sembrare invece spontaneo ed effortless. Una delle tendenze beauty A/I 2025–2026 più diffuse tra le sfilate.
Statement Lips: le labbra protagoniste
Se c’è qualcuno in grado di trasformare un dettaglio in un’icona, quella è Pat McGrath. Alla couture A/I 2025–2026 di Schiaparelli, la MUA ha fatto esattamente questo: ha preso un eyeliner – il PermaGel Eye Pencil in Xtreme Black – e lo ha messo sulle labbra. Il risultato? Un nero liquido, lucidissimo, radicale, su visi lasciati volutamente puliti, quasi eterei.
La pelle, scolpita dal Sublime Perfection Foundation, brillava appena. Gli occhi? Appena accennati. Tutto era costruito per lasciare spazio a una bocca dichiarativa, protagonista assoluta di un look che mescola fotografia vintage e visioni futuriste.
Un’unica eccezione ha interrotto il dominio del nero: un rosso acceso, definito dalla maison come “il tramonto dell’eleganza”. Poetico, cinematografico, perfettamente McGrath.
Ultra Glow & Metal Skin: il trucco che viene da un altro mondo

Il glow non è morto, ha solo cambiato vocabolario. Dimenticate la pelle “fresh” da routine coreana e crema idratante: per l’A/I 25–26, l’highlighter diventa visionario piuttosto che naturale, con punti luce enfatizzati da prodotti ultra riflettenti.
Si applicano su zigomi, arcate sopraccigliari, labbra, angoli degli occhi. E non arrivano soli: li accompagnano ombretti metallici, pigmenti argentati e finish iridescenti, che si muovono sulla pelle come tessuti liquidi, cangianti, imprevedibili.
Nessuno poteva raccontare meglio questo nuovo linguaggio della luce di Iris van Herpen, che in passerella ha firmato un beauty look sospeso tra la ninfa cibernetica e l’essere ultraterreno. Volti scolpiti da illuminanti metallici, ombretti foil e tocchi d’argento puro su angoli interni degli occhi e arco di Cupido, pelle traslucida come se non appartenesse a questo mondo.
Osservare, comprendere, tradurre un beauty trend
Questo è il compito di chi si forma per diventare make-up artist, oggi più che mai. Perché dietro ogni trend — che si chiami “clean girl”, “romantic grunge” o “statement lips” — c’è un linguaggio estetico complesso, fatto di codici, riferimenti culturali, scelte narrative e possibilità tecniche. Sta al professionista interpretarli con consapevolezza: non limitarsi a replicare, ma adattare, trasformare, personalizzare… e perché no, anche ribaltare!
Le passerelle dell’Autunno/Inverno 2025–2026 ci chiedono proprio questo: un trucco pensato, pensante, capace di raccontare qualcosa. Per chi lavora o vuole lavorare nella moda, nel beauty o nel mondo dello spettacolo, è l’occasione perfetta per affinare lo sguardo e costruire un proprio linguaggio visivo.